A Salerno nasce il Pronto Intervento Sociale
A Salerno nasce il Pronto Intervento Sociale. Il Progetto, per un finanziamento di quasi 200mila euro, prevede assistenza e sostegno 24 ore su 24 a persone con difficoltà e senza fissa dimora. Una risposta concreta al disagio e allo stato di isolamento delle persone con la creazione di una rete di servizi finalizzata a garantire un’assistenza continua ed efficace a che è in difficoltà. E’ il progetto PRINS, Pronto Intervento sociale, finanziato con risorse europee all’ambito territoriale S5, di cui il Comune di Salerno è capofila, e che coinvolge diverse realtà del terzo settore e del volontariato sociale attive sul territorio.
“Un progetto all’insegna della civiltà per una città che è solidale. Massima disponibilità soprattutto per le persone più fragili – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto -. Sono state selezionate delle realtà: l’Humanitas, la Fondazione Caritas, l’Associazione Don Arcangelo Giglio, l’Omnic e L’Abbraccio Onlus tutte realtà che già operano nel sociale per dare anche supporto psicologico e nelle pratiche legali. Insomma, un’attività a tutto tondo a servizio delle fragilità più importanti”.
Tre tipologie di azioni: il pronto intervento sociale, con una centrale operativa attivabile attraverso il numero verde 800233330 con assistenti sociali ed infermieri specializzati a diposizione; l’accesso alla residenza anagrafica e fermo posta per rendere fruibile l’accesso ai servizi essenziali ai senza fissa dimora; il centro servizi per il contrasto alla povertà: prima accoglienza, mensa e servizi per igiene personale.
“Riusciamo a coprire i servizi e far sì che Pellezzano possa godere anche tutti i servizi che sono attività anche nella città di Salerno. Questo è un momento importante, un progetto a cui si è lavorato tanto – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pellezzano Annalaura Villari -. E’ una risposta importante ai senza tetto, una risposta importante per combattere l’emarginazione di persone che sono senza fissa dimora, quindi sarà sicuramente un punto di riferimento importante per entrambe le comunità”.
Un progetto ad ampio raggio, dunque, per il reinserimento sociale e anche lavorativo dove possibile, con ulteriori servizi che verranno poi attivati a breve.
“Avremo anche un camper itinerante con il medico a bordo che una volta a settimana andrà per strada, visiterà queste persone in modo da evitare di portarli all’ospedale. Quello che succede molte volte è che arriva la chiamata al 118, andiamo lì li portiamo all’ospedale ma alla fine vanno di nuovo per strada e noi questo lo dobbiamo evitare perché andiamo ad ingolfare solamente il Ruggi che è già un disastro – ha dichiarato il Presidente di Humanitas Roberto Schiavone -. Il progetto è ampio e fatto per bene”.